UNA FOTO-SALUTO A MARGHERITA DA EX OPG NAPOLI, BELLISSIMA ED EMOZIONANTE
ARRESTATA MARGHERITA, COMPAGNA DI TARANTO !
Conosciamo Margherita ormai da tanto tempo. La abbiamo incontrata
numerose volte. Abbiamo condiviso con lei cortei, assemblee, scioperi.
Ci siamo scambiati consigli, riflessioni e critiche.
Oggi i Carabinieri si sono presentati a casa di Margherita - coordinatrice del sindacato Slai Cobas per il sindacato di classe, impegnatissima nelle battaglie delle donne e delle lavoratrici di Taranto, organizzatrice delle lotte dei migranti della città, compagna da sempre attiva nelle battaglie sul "fronte ILVA" per la tutela dei diritti degli operai e della salute di tutti - comminandole la pena degli arresti domiciliari, persino con restrizione su telefonate, email e visite.
Il motivo? Il motivo risiede sostanzialmente nell'elenco appena fatto qui sopra: come troppo spesso accade, proprio chi con maggior determinazione, tenacia e senza sconti porta avanti le battaglie di donne, lavoratori e migranti viene represso e ostacolato da leggi sempre più ingiuste.
Nel dettaglio - come possiamo leggere dal comunicato - le viene imputato l'oltraggio a pubblico ufficiale durante una delle fasi più entusiasmanti della lotta per il lavoro dei disoccupati di Taranto. Non era certo la "tenda per il lavoro" piantata dai Disoccupati Organizzati - fatta per mostrare alla città le loro rivendicazioni - a oltraggiare nessuno. L'oltraggio è quello di istituzioni incapaci di dare risposte a chi lotta per il lavoro, l'oltraggio quotidiano è quello di governi che rendono sempre più tutti quanti più poveri e più precari. L'oltraggio è che un'attivista di mille battaglie viene arrestata e il capo di un partito che ha rubato 49 milioni di euro fa il vice-premier. Noi siamo sicuri: non è certo oltraggio organizzare e portare avanti le giuste battaglie degli sfruttati.
Oggi i Carabinieri si sono presentati a casa di Margherita - coordinatrice del sindacato Slai Cobas per il sindacato di classe, impegnatissima nelle battaglie delle donne e delle lavoratrici di Taranto, organizzatrice delle lotte dei migranti della città, compagna da sempre attiva nelle battaglie sul "fronte ILVA" per la tutela dei diritti degli operai e della salute di tutti - comminandole la pena degli arresti domiciliari, persino con restrizione su telefonate, email e visite.
Il motivo? Il motivo risiede sostanzialmente nell'elenco appena fatto qui sopra: come troppo spesso accade, proprio chi con maggior determinazione, tenacia e senza sconti porta avanti le battaglie di donne, lavoratori e migranti viene represso e ostacolato da leggi sempre più ingiuste.
Nel dettaglio - come possiamo leggere dal comunicato - le viene imputato l'oltraggio a pubblico ufficiale durante una delle fasi più entusiasmanti della lotta per il lavoro dei disoccupati di Taranto. Non era certo la "tenda per il lavoro" piantata dai Disoccupati Organizzati - fatta per mostrare alla città le loro rivendicazioni - a oltraggiare nessuno. L'oltraggio è quello di istituzioni incapaci di dare risposte a chi lotta per il lavoro, l'oltraggio quotidiano è quello di governi che rendono sempre più tutti quanti più poveri e più precari. L'oltraggio è che un'attivista di mille battaglie viene arrestata e il capo di un partito che ha rubato 49 milioni di euro fa il vice-premier. Noi siamo sicuri: non è certo oltraggio organizzare e portare avanti le giuste battaglie degli sfruttati.
Esprimiamo tutta la nostra rabbia per questa condanna e tutta la nostra
solidarietà a Margherita, certi che nessuna manovra repressiva potrà
fermare una come lei.